Aria di primavera, voglia di leggerezza 🌸🌸🌸
Quando arriva la primavera è tempo di pulizie, di cambi di stagione e di decluttering!
In questa newsletter ti parlerò proprio di quest’ultimo, perché tutti abbiamo bisogno di un po’ di leggerezza, di lasciar andare il superfluo e ciò che non ci rende felici abbastanza. Per cui, tiriamo su le maniche e partiamo dal nostro amato armadio.
DECLUTTERING: il metodo SOS
Per decluttering, intendiamo l’attività che andiamo a svolgere nel nostro armadio o cassetti per “liberarci” degli oggetti che non indossiamo e utilizziamo più – e per riorganizzare gli spazi in modo più funzionale, efficiente e consapevole.
Per svolgere una corretta attività di decluttering è necessario procedere per gradi. Personalmente mi trovo molto bene con il metodo che chiamo SOS (svuota, organizza e seleziona).
PRIMO STEP: SVUOTA
Per prima cosa dobbiamo aprire il nostro armadio e svuotarlo del tutto.
La guru dell’ordine Marie Kondo, autrice di best seller dedicati all’arte del riordino e protagonista del programma Netflix “Facciamo ordine con Marie Kondo”, consiglia di svuotare completamente l’armadio. Togliendo tutti i capi da ogni ripiano, cassetto o scatola. Ogni spazio del nostro armadio e cassetto deve essere completamente vuoto. Solo in questo modo avremo la piena consapevolezza di quello che possediamo. Molte volte, durante questo step iniziale, ci si può imbattere in piacevoli sorprese. Ovvero si possono trovare oggetti che si erano dati perduti per sempre. A me è capitato più di una volta!
SECONDO STEP: ORGANIZZA
L’organizzazione può avvenire tramite il metodo delle scatole.
Solitamente divido tutto il contenuto dell’armadio, dei cassetti o di altri mobili in 5 scatole (dell’armadio, del cestino, dei dubbi, dei regali, delle vendite) nelle quali stipo temporaneamente gli oggetti, in questo caso tutti i capi d’abbigliamento in nostro possesso. Tuttavia, prima di decidere la scatola di appartenenza di un determinato capo o accessorio sarebbe opportuno farsi delle domande e provare a rispondere in modo imparziale (parte di queste le abbiamo viste anche nella scorsa newsletter che, nel caso te la fossi persa, puoi trovare qui).
Le domande da porsi
1. Da quanto tempo non indosso più questo capo? La regola vuole che se non lo indossiamo da più di un anno allora possiamo liberarcene perché possiamo vivere benissimo anche senza.
2. È della taglia giusta? Si sa, col passare del tempo il nostro corpo cambia e magari quel capo che tanto amavamo non ci sta più bene come una volta e, in questo caso, possiamo iniziare a salutarlo.
3. Quali sono le sue condizioni? Dobbiamo imparare a liberarci di tutti quei capi che sono usurati dal tempo, che sono deformati, decolorati e rovinati in generale.
4. Ho già capi simili nell’armadio? Per evitare di diventare degli accumulatori seriali dobbiamo evitare i doppioni. Quindi se, ad esempio, hai un cappotto blu marino, è inutile averne un altro molto simile, dello stesso colore e stile.
5. Mi rende felice quel capo di abbigliamento o quell’accessorio? Può sembrare una domanda banale e forse anche sciocca, perché stiamo parlando di oggetti inanimati. Però questa è una delle regole che viene riportata nel metodo Konmari, ideato da Marie Kondo. Nel suo libro suggerisce di conservare e avere cura solo degli abiti e degli accessori che ci danno gioia e che ci rendono felici.
6. Mi rappresenta davvero? Forse questa è la domanda più difficile, chiedersi se un capo di abbigliamento rispecchia la nostra vera essenza. In effetti è una bella domanda introspettiva! Ad ogni modo, credo nel cambiamento delle persone e, come si suol dire "panta rei" – tutto scorre, ogni giorno siamo delle persone nuove. Per questo motivo alcuni capi d’abbigliamento col passare del tempo finiscono per non rappresentarci più. Proprio perché raccontano di un’altra persona che ora non siamo più noi. Ecco, in questo caso, i capi che non ci rappresentano più non devono far parte del nostro armadio.
Le scatole del decluttering
La scatola dell’armadio
All’interno della scatola dell’armadio possiamo mettere tutti i capi o gli accessori che utilizziamo di più, che amiamo – che ci rendono felici, come Marie Kondo insegna, che sono in palette e che finiranno, di nuovo, nel nostro armadio!
La scatola del cestino
In questa scatola andremo a mettere tutti i capi rovinati e troppo malandati.
La scatola dei dubbi
Capita a tutti di avere nell’armadio capi che abbiamo amato nel corso del tempo e che ora, per un motivo o l’altro, non indossiamo più. Liberarsene può diventare complicato perché sono ancora in perfette condizioni, perché siamo legati a loro emotivamente, perché pensiamo che siano ancora di moda o che possano tornare ad esserlo nel breve periodo. Il problema però è che fanno parte di quel gruppo di indumenti (o accessori) che non indossiamo da tempo! Quindi, se l’indecisione ha la meglio sulla vostra ragione, potete metterli temporaneamente in questa scatola e, per un’intera settimana, provare ad indossarli nella vita di tutti i giorni. L’atto di uscire di casa con abiti su cui si è indecisi io lo chiamo la “passeggiata della vergogna” perché, quelli che indossiamo, sono abiti che normalmente non utilizziamo quindi, durante questa passeggiata potremmo “vergognarci” per tutto il tempo o scoprirci piacevolmente a nostro agio con un capo che avevamo lasciato cadere nell’oblio del nostro armadio.
La scatola dei regali
Ricordo che da bambina, una delle migliori amiche di mia madre dopo ogni cambio di stagione, a tutti quelli che andavano a farle visita, prima di andare via, mostrava la scatola dei regali e trovava sempre qualcosa da donare perfetto per quella persona. In questo modo lei liberava l’armadio e l’ospite restava felice del regalo inaspettato. L’idea di questa scatola nasce proprio da questo ricordo. Possiamo infatti decidere di mettere al suo interno tutti i capi che vogliamo regalare ai nostri cari, amici o centri di beneficienza.
La scatola delle vendite
Nella scatola dedicata alla vendita possiamo inserire tutti quei capi o accessori che non abbiamo mai indossato, o che non indossiamo più da qualche tempo. Possiamo vendere i nostri capi in uno dei tanti negozi second hand che gestisce anche l’acquisto o venderli su una delle tante applicazioni mobile come Vestiare Collective, Vinted, Wallapop, Ebay, Lampoo e tante altre.
TERZO STEP: SELEZIONA
Dopo aver organizzato in scatole il contenuto del nostro armadio arriva il momento di selezionare e dividere quello che si è deciso tenere.
Esistono diversi modi per organizzare l’armadio, e gli stessi si applicano ai cassetti. Sicuramente il metodo più diffuso, e più utile quando scegliamo cosa indossare, è quello che prevede il sistemare i nostri capi in ordine di colore.
In questo modo abbiamo una chiara visione di tutte le nuance di colore che sono presenti nel nostro guardaroba e, con il cerchio di Itten alla mano, possiamo divertirci a creare ogni giorno look colorati e diversissimi tra di loro.
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